Gentile Lettore,
Ci siamo quasi, ormai manca davvero poco alle vacanze. Noi saremo chiusi dal 12 al 16 agosto: una breve pausa per ritornare a fine mese con tanta energia ma, soprattutto, nuove idee da testare e implementare. Segnatelo in agenda!
La scorsa volta abbiamo parlato dell’importanza della lead generation: siamo partiti dalle basi vedendo cos’è un lead, per poi passare all’azione con strategie concrete come il chatbot marketing e la creazione di contenuti in ottica SEO per il buying journey.
Una volta generati tutti questi contatti, tuttavia, il lavoro non è terminato... anzi: il meglio deve ancora venire! Primo punto: i lead vanno profilati. Questo passaggio non è un semplice vezzo: il lead scoring è una potente arma che abbiamo a disposizione per comunicare il contenuto giusto, nel posto giusto, al momento giusto.
Secondo punto: comunicazione costante. Una volta catturato un contatto non possiamo pensare di abbandonarlo lì a se stesso: sarebbe come sotterrare un forziere che hai appena riportato alla luce! Per farlo, possiamo sfruttare i vantaggi della marketing automation.
In sostanza, si tratta di progettare dei percorsi di comunicazione automatizzati in modo da fornire al nostro lead appena arrivato contenuti utili al fine di coltivarlo e fare ciò che, in gergo tecnico, viene definito lead nurturing. Questo si può fare attraverso l’utilizzo di diversi strumenti: personalmente noi usiamo HubSpot perché ci permette di controllare svariate attività lato marketing, sales e customer service contemporaneamente.