Ogni quanto pubblicare sul blog?

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Ogni quanto pubblicare sul blog?

Il blog è uno degli strumenti più potenti per il business perché consente di attivare un canale preferenziale nell’interazione con utenti e clienti, offrendo loro una finestra sulle attività dell’azienda. Ma affinché questo strumento sia efficace c’è bisogno di ottimizzarlo e scegliere ogni quanto pubblicare sul blog per sfruttarlo al massimo delle sue potenzialità.

 

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Hai deciso di aprire un blog aziendale? Le prime cose da fare sono:

  • preoccupati di creare un blog funzionale e piacevole da visitare;
  • inserisci al suo interno le giuste informazioni e rendile facili da reperire;
  • dedica del tempo ad individuare e organizzare i tag che più caratterizzano l’area di interesse della tua azienda e in base a questi organizza gli argomenti da trattare nei tuoi post;
  • ottimizza il tuo blog in ottica SEO.

Una volta organizzata la piattaforma e avviato il progetto con un primo post, potrai tornare sulla frequenza di pubblicazione, sicuramente uno dei fattori di maggiore successo (ed efficacia) che va a braccetto con una impeccabile organizzazione interna. Avere un blog con post frequenti ma scritti in malo modo e poco interessanti non servirà a molto.


Non è facile decidere ogni quanto pubblicare sul blog essenzialmente perché non c’è una regola matematica precisa. La frequenza dei tuoi articoli sarà il frutto di una serie di riflessioni, analisi e sperimentazioni. La base di partenza di queste attività è però una e inconfutabile: Google ama i contenuti dinamici, ben scritti dal punto di vista SEO e aggiornati di frequente.


Vien da sé che qualsiasi blog che pubblichi contributi molto distanziati temporalmente è una cosiddetta “zappa sui piedi”: non migliora la reputation della tua azienda sui motori di ricerca ed è indice di poca cura. Allo stesso tempo non bisogna farsi prendere troppo la mano e pianificare molti post al giorno, soprattutto se non si ha la certezza di poter mantenere questi ritmi costanti nel tempo. Ne consegue che il blog deve essere sempre a misura di business, adattandosi alle esigenze dell’azienda e non il contrario.


Se sei indeciso su quanto postare elabora una strategia e un piano editoriale. Un blog deve essere pianificato anche nei contenuti da trattare e nei loro tempi di pubblicazione. Pianificare è un vantaggio, non solo dal punto di vista dell’organizzazione del lavoro, ma anche perché permette di avere una visione d’insieme più chiara del tipo di contenuti che servono per il blog.


Una volta stabiliti questi punti fermi e la strategia di content marketing, sarà più facile ragionare sulla frequenza degli articoli. Puoi optare per post giornalieri pubblicati nelle ore di punta delle visite al tuo sito web, oppure stabilire 2 o 3 giorni alla settimana dedicati al blog. Come scegliere questi giorni? Sempre in base alle visite sul sito o alle interazioni sui social network, che puoi monitorare grazie all’aiuto degli analytics. Ad esempio, se il lunedì mattina ricevi il picco di visite prima che inizi l’orario lavorativo, ipotizza un post di inizio settimana in quella fascia oraria. Se le visite, invece, si concentrano nel cuore della settimana, pubblica nuovi post il mercoledì o il giovedì.


E ricorda: puoi scegliere di alternare ai testi infografiche, gif o video. Se informativi e ben fatti, i contributi visuali diventano un ottimo strumento comunicativo e possono essere pianificati con anticipo, rompendo la monotonia e variando i temi trattati.


Stabilisci una prima regola di pubblicazione e applicala per almeno 4 settimane, al termine delle quali passerai all’analisi. In quale momento della giornata e in quali giorni della settimana ricevi più visite al blog? Che tipo di interazioni ricevi durante il resto della settimana? E da parte di chi? In base a questi dati puoi costruire vere e proprie curve di comportamento dei lettori che potranno confermare la tua scelta oppure portarti a correggere la programmazione.


Il lavoro di analisi e ottimizzazione di un blog non finisce mai, ma va adeguato regolarmente alle esigenze dell’azienda e dei suoi clienti, seguendo le loro evoluzioni nel tempo.


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