I migliori tool da usare per il web marketing degli studi legali

di: Delmonte
I migliori tool da usare per il web marketing degli studi legali

Vari sono gli strumenti con cui uno studio legale può farsi conoscere tra i possibili clienti e imporsi sui competitor. Tra questi, tuttavia, il word of mouth e la pubblicità vecchio stampo non bastano più: gran parte della comunicazione di una law firm, infatti, deve oggi tenere conto di quello che viene definito web marketing per gli studi legali, un insieme di strategie, strumenti e best practice per imporsi sulla rete.

 

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In questo articolo vogliamo dunque accendere i riflettori su quelli che sono i tool funzionali a questo tipo di attività, per capire non solo come funzionano ma anche quale beneficio una law firm ne può trarre al fine di implementare e meglio gestire una strategia di web marketing per studi legali che possa essere vincente. Iniziamo!

 

  1. CMS e blog
  2. SEO tool
  3. Strumenti per i social media
  4. Email e software di marketing automation

All’interno di un sito web aziendale, il blog, e nel caso di specie il “blog legale” o “law blog”, consente di pubblicare articoli che abbiano la funzione di essere sia utili per gli utenti sia adatti a farsi trovare da questi ultimi tra i principali motori di ricerca (citazione 1). A tal fine, il blog deve essere costantemente aggiornato e arricchito, oltre che da contenuti testuali (hard news di rilievo per la materia giuridica di specializzazione dello studio, articoli SEO e newsletter), anche da immagini e video.

 

Pertanto, se la materia giuridica d’interesse dello studio legale è il diritto di famiglia, è consigliabile creare, all’interno del sito web, il blog con articoli che possano rispondere alle domande più frequenti degli utenti nel caso si propenda per la separazione giudiziale o consensuale o per una pratica di divorzio breve.

 

Non bisogna poi dimenticare che la creazione, l’amministrazione e la pubblicazione di contenuti su un sito web (e non solo sul blog) è possibile tramite l’uso di un CMS, Content Management System: il più famoso e funzionale presente sul mercato è quello di Wordpress, cui si affiancano anche Joomla e Drupal.

 

Ma come assicurarsi i primi posti di un motore di ricerca per la materia giuridica di specializzazione dello studio? La risposta sta in un acronimo: SEO, o Search Engine Optimisation, che non consente solo di migliorare il ranking del proprio sito web ma anche di ottenere un aumento del volume di traffico organico, di aumentare le possibilità di conversione di un utente da prospect a lead e di entrare a pieno titolo tra quelli che Google e gli altri considerano i siti più autorevoli nella trattazione di un tema (quello specifico della law firm).

 

Per attuare un’ottimizzazione di questo tipo sono necessari specifici tool grazie ai quali è possibile eseguire un’analisi dello stato dell’arte del sito (SEO Audit), costruire campagne di contenuti basati su keyword e topic specific e monitorare l’andamento della strategia per risolvere eventuali criticità: tra questi spiccano senza dubbio SemRush e Google Ads, ma possono correre in aiuto dei marketer degli studi legali anche Google Trends, Google Search Console e Google Analytics.

 

Come abbiamo già avuto modo di dire, i social media sono uno strumento imprescindibile in una strategia di web marketing per gli studi legali. Ma non basta possedere un account Facebook, LinkedIn o Twitter per avere raggiunto il proprio obiettivo: una law firm che voglia assicurare la propria presenza su questo tipo di piattaforme si deve anche dotare di una serie di strumenti collaterali utili non solo alla pianificazione dei contenuti ma anche alla loro sponsorizzazione e al monitoraggio dell’intera attività.

 

E se è vero che molte piattaforme social si sono dotate di tool nativi in grado di gestire questo tipo di attività direttamente dalla pagina, è anche vero che in alcuni casi è importante dotarsi di strumenti esterni che possano fornire indicazioni più dettagliate sui parametri da gestire e monitorare: tra questi, i più famosi e performanti sono senza dubbio Buffer, Hootsuite e BuzzSumo.

 

L’attività di DEM, Direct Email Marketing, consente alla law firm di mantenere un contatto con i lead che le si sono avvicinati. A tal scopo esistono molti tool che permettono di inviare mail automatizzate, analizzandone i risultati: i più famosi sono MailChimp e MailUp.

 

Ma solo con tool di marketing automation efficaci (affiancati a un CRM pulito e aggiornato) è possibile personalizzare la comunicazione e consolidare la relazione di fiducia con un lead o cliente dello studio legale. In questo caso, è necessario pensare una strategia che tenga conto delle necessità di ciascuno, evitando in questo modo l’invio massivo di mail tutte uguali. Se un contatto si è interessato allo studio legale per dirimere un contenzioso in materia civilistica, infatti, non servirà a nulla (se non ad allontanarlo) mandargli mail che riguardino, per esempio, l’ambito del penale.

 

Gestire tutti i tool su un’unica piattaforma? Si può!

Questi elencati potrebbero qualificarsi tra i più efficienti strumenti digital per ottenere una redditizia campagna di web marketing. Ma a completare la strategia può essere ancor più utile optare per un software con funzionalità di gestione di tutti questi strumenti in un’unica piattaforma: è il caso di HubSpot. Si tratta di uno strumento di marketing e sales automation che non a caso è definibile come piattaforma all-in-one: attraverso il software è possibile costruire, monitorare e migliorare tutte le attività che abbiamo elencato utilizzando un unico strumento, usufruendo così di tutti i vantaggi dell’automazione.

 

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