Il mondo della comunicazione, lo si ripete spesso, sta cambiando modalità di approccio dei destinatari. Quello che un tempo veniva trasmesso essenzialmente attraverso la pubblicità, ora trova nuovi modi per raggiungere gli utenti. E in un momento in cui i costi del mercato pubblicitario creano qualche difficoltà alle aziende, nuove strategie di marketing vengono applicate alla comunicazione sui social media: a un costo estremamente ridotto ciò permette di raggiungere un numero notevole di individui con il vantaggio di creare una community attenta e fedele, ben disposta a dare feedback sulle varie attività. Fra i tanti settori che sfruttano appieno le possibilità di promozione e interazione offerte dai nuovi mezzi di comunicazione due in particolare mostrano segnali di particolare successo: da una parte l’editoria e dall’altra il mondo della moda.
Per quanto riguarda il mondo dei libri, una recente indagine di Blogmeter presentata all’ultima edizione del Salone del Libro di Torino ha rilevato l’estrema vivacità con cui le case editrici si approcciano ai social network. Sono state rilevate le attività di 101 aziende librarie su Facebook e su Twitter nel periodo che va da marzo a maggio 2013: si è riscontrato così che, mentre Facebook viene utilizzato principalmente per promuovere libri in uscita, novità editoriali ed eventi, spesso anche con concorsi o sconti dedicati, Twitter serve per incentivare il dialogo, come se fosse un filo diretto con l’editore, ma anche per dimostrare l’attenzione delle stesse case per argomenti di discussione più generali che avvengono sul sito stesso. In generale i contenuti più apprezzati dagli utenti social sono le immagini ispirazionali, il dietro le quinte, le anticipazioni e i booktrailer, insomma contenuti appositamente pensati per ampliare l’esperienza legata al libro in sé. Fra gli editori più attivi sui social network, con un conseguente grande ritorno di immagine, troviamo Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Feltrinelli, Bao Publishing e minimum fax.
Nonostante le inserzioni pubblicitarie tradizionali, soprattutto su testate pregiate del settore, siano ancora l’investimento più consistente delle case di moda, queste aziende stanno scoprendo sempre di più l’importanza di poter coltivare la propria community di appassionati e fashionisti anche sul web. Ovviamente i marchi di moda cercano di sfruttare in particolar modo l’aspetto visuale dei social network, lavorando a creare dunque appositi contenuti per esempio su Pinterest, Instagram e YouTube; anche su Facebook e Twitter si fa largo uso di immagini e video, però qui si privilegiano anche le informazioni sulle nuove collezioni, su prezzi e campagne e soprattutto si propongono iniziative per rinforzare l’immagine simbolica e iconica dei vari brand. Tutto ciò è ancora più significativo se si pensa che il mondo della moda si sta configurando in un vero e proprio sistema multimediale che, anche grazie a smartphone e tablet, permette di vivere l’esperienza delle maison a 360 gradi, dal livestreaming o le dirette Twitter delle sfilate fino all’e-shopping tramite apposite app. Il volume di contenuti prodotti è notevole se basta considerare il fatto che il 4% di quelli pubblicati sui social media europei riguarda proprio il mercato del fashion, con un 12% di essi che si occupa dei soli brand Armani, Dolce&Gabbana e Gucci. Per quanto riguarda l’Italia, nello specifico, i marchi che più spopolano sul web social sono Burberry, Dior, Dolce&Gabban e Prada.
Anche se queste realtà, sia nell’editoria che nella moda, disponevano di un loro bagaglio comunicativo già consolidato e strutturato, l’apertura ai social media non ha fatto che confermare le immagini aziendali, aprire a un confronto diretto fra consumatori e brand e soprattutto ha permesso di sperimentare nuovi strumenti di comunicazione che si sono rivelati estremamente efficaci nel costruire ulteriore brand awareness e fidelizzazione.