Per quanto il logo sia l’elemento più importante per la distintività di un brand, non è sempre detto che debba rimanere immutato nel tempo. Ogni azienda, con il passare del tempo, può trovarsi soggetta ad evoluzioni di vario genere: dallo stile comunicativo, al posizionamento di mercato, fino alla tipologia di prodotti e servizi offerti.
leggi tuttoPer i più distratti, troppo presi dai Mondiali in Brasile o dai primi weekend al mare, riproponiamo con un po' di ritardo i video delle campagne vincitrici dei Grand Prix del Festival Internazionale della Creatività 2014, tenutosi un paio di settimane fa, come ogni anno, a Cannes.
leggi tuttoQual è l’elemento con cui un’azienda può offrire una prima rappresentazione di sé e tramite cui può veicolare sinteticamente il proprio messaggio? Ovviamente, il logo. Non si tratta solo di un simbolo da apporre sui biglietti da visita e sui blocknotes aziendali, ma costituisce l’espressione dell’identità stessa dell’azienda e della sua mission. Ma come essere sicuri che il nostro logo rispetti questi requisiti? O meglio, come si progetta un logo simile? Abbiamo suddiviso il processo creativo in 7 passaggi fondamentali.
leggi tuttoSe da questa parte dell’Atlantico fervono i preparativi per l’apertura ormai imminente delle Olimpiadi Invernali di Sochi, in terra americana si è appena concluso l’evento sportivo dell’anno che riunisce milioni di statunitensi - ma anche di spettatori di tutto il mondo - davanti alla tv: stiamo parlando del Super Bowl.
leggi tuttoTra le prime ghiacciate, le corse del sabato pomeriggio in centro in cerca di regali e i preparativi per il pranzo di Natale, ci accorgiamo che il 2013 è ormai agli sgoccioli. Momento di buoni propositi per iniziare al meglio il 2014; ma, prima di questo, è tempo di tirare le somme, di fare un bilancio dell’anno che si sta per chiudere. E ognuno, giustamente, lo fa a modo suo.
leggi tuttoPerché un brand si guadagni un posto nella memoria di ogni singolo cliente e nell’immaginario collettivo del grande pubblico, nella maggior parte dei casi, il nome non basta. È necessario dare un volto e un’identità all’azienda in modo che questa sia immediatamente identificabile da parte dell’individuo e distinguibile dalla miriade di altre imprese che invadono la nostra vita quotidiana. Nella costruzione di questa brand identity concorrono vari fattori, i più importanti dei quali, senza dubbio sono il logo, cioè l’immagine o il simbolo che può rappresentare e sostituire il nome del brand, e il payoff.
leggi tuttodi Paolo Armelli
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"Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Non per mancanza di rispetto ma perché non la penso come loro, la nostra è una famiglia classica dove la donna ha un ruolo fondamentale [...] Noi abbiamo un concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia sacrale rimane un valore fondamentale dell’azienda [...] Va bene, se a loro [i gay] piace la nostra pasta e la nostra comunicazione la mangiano, altrimenti mangeranno un’altra pasta. Uno non può piacere sempre a tutti [...] Io rispetto tutti, facciano quello che vogliono senza disturbare gli altri. Sono anche favorevole al matrimonio omosessuale, ma no all’adozione per una famiglia gay. Da padre di più figli credo sia molto complesso tirare su dei bambini in una coppia dello stesso sesso.”
leggi tuttoPensate alla vita di uno studente di metà anni ‘90; ogni qualvolta avesse avuto bisogno di una qualche informazione, la ricerca seguiva sempre gli stessi passi: prima chiedeva ai genitori o agli amici, poi consultava un’enciclopedia, e infine si recava alla biblioteca comunale. E oggi? Oggi tutto è a portata di click: ogni giorno Google effettua per noi 2,5 miliardi di ricerche e ogni mese YouTube carica più video di quanti ne abbiano diffusi i tre principali network statunitensi negli ultimi sessanta anni.
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Articolo tratto da Brands, it’s time to get moving: why action-orientd marketing is the way forward.
Per leggere la prima parte, clicca qui.