Gli spot-evento del super bowl

Scritto da Paolo Armelli

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Il Super Bowl è sicuramente l’evento televisivo più visto ogni anno negli Stati Uniti e molto probabilmente anche nel mondo. Questa partita assegna il titolo di campioni assoluti della Nationa Footbal League (NFL), facendo sfidare le squadre vincitrici delle due conference che compongono il campionanto americano di football. Ma non solo: è un evento televisivo che raduna di fronte allo schermo in media più di 110 milioni di spettatori all’anno, senza considerare i contatti dall’estero. La partita diventa un vero proprio show, soprattutto nell’intervallo in cui ormai da tradizione si esibiscono le più grandi star mondiali del pop (l’anno scorso è toccato per la prima volta Madonna, mentre nella notte di ieri, 3 febbraio 2013, il break è stato animato da Beyoncé che si è anche riunita per l’occasione con le Destiny’s Child).

Un evento del genere, con i suoi risultati straordinari in termini di audience, non può che attirare l’attenzione dei pubblicitari, nonostante i costi stratosferici: la Cbs, che ha tra smesso questa edizione del SuperBowl, ha messo in vendita spazi pubblicitari di trenta secondi a 4 milioni di dollari. Ma l’investimento è di sicuro vantaggioso e attorno a questi spot si è sviluppato un vero e proprio fenomeno con una corsa alla creatività senza pari e un’attenzione crescente anche da parte del pubblico. In questo modo, con il coinvolgimento di famose star, l’impiego di grandiosi effetti speciali e il ricorso a storie accattivanti e molto di frequente ironiche, gli stessi commercial diventano un evento in sé.

Il pubblico del Super Bowl è in gran parte maschile (si potrebbe quasi dire che il target è proprio l’uomo americano medio), non stupisce dunque che la maggior parte degli spot reclamizzino birre, automobili, bibite e snack. Ogni anno vengono trasmessi messaggi pubblicitari che puntano, con senso della narrazione e dell’originalità, a colpire il pubblico americano; fra gli spot più simpatici di quest’anno sicuramente c’è quello dei biscotti Oreo, in cui una rissa fra chi sostiene sia più buono il ripieno (“cream”) e chi è invece fan del biscotto (“cookie”) si svolge, a colpi di bisbigli, in una biblioteca:

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Molto divertente anche lo spot delle patatine Doritos, con protagonista una capra che farebbe di tutto pur di continuare a sgranocchiare:

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Se poi anche a voi è capitato una volta o l’altra che un bambino vi abbia chiesto come sia stato messo al mondo, questa pubblicità della casa automobilistica Kia, sempre trasmessa ieri, vi dimostra come nessuna frottola è abbastanza fantasiosa da essere convincente:

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Di tutt’altro tono, invece, e di sicuro appeal per la sensibilità americana, il messaggio pensato da Jeep per sottolineare il legame con le forze armate oltreoceano, con il messaggio che, quando questi soldati tornano in patria, la nazione torna ad essere unita:

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Infine, uno sguardo ad altri due spot che si sono distinti in creatività negli anni passati: quello della Volkswagen, con protagonista un cane un po’ affaticato che decide di rimettersi in forma per star dietro al nuovo Maggiolino; e quello, a modo suo un po’ osé, che pubblicizza i nuovi M&M’s con glassa marrone:

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Grandi idee, grande senso dell’umorismo, ma soprattutto un’elevata aspettativa da parte del pubblico aiutano a trasformare gli spot in veri e propri minishow, non visti come messaggi finalizzati a convincere un consumatore, ma piccoli gioielli destinati a stupire uno spettatore.

 

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