Da qualche mese a questa parte, sia in rete che in occasione di conferenze e convention dedicate al mondo digitale e al marketing, non si fa altro che parlare di Big Data: si cerca di darne una definizione univoca e condivisa, si prova a valutarne il potenziale, si ipotizzano possibili scenari futuri... Ma cosa sono in realtà questi Big Data?
leggi tuttoCome ha fatto Oreo, celebre azienda americana di biscotti, a raccogliere nel giro di pochi giorni più di otto mila followers su Twitter? Non sono state necessarie promozioni e offerte di sorta, né il lancio di una campagna a tappeto, neppure operazioni di celebrity endorsement o guerrilla marketing. Le è bastato un semplice twit. È forse questo l’esempio più riproposto in rete di quell’approccio strategico di marketing in tempo reale che prende, appunto, il nome inglese di Real Time Marketing.
leggi tuttoImmaginate che sia possibile pubblicizzare su una pagina web un vostro prodotto o il vostro marchio in modo che questi vengano visualizzati sempre ed esclusivamente da utenti che rientrano nel vostro target di riferimento e che hanno dato prova di essere interessati all’argomento da voi trattato: costituirebbe di certo un vantaggio, in quanto ottimizzerebbe i costi relativi all’acquisto di spazi online e abbasserebbe il numero di annunci che, non visualizzati, cadono nel vuoto.
leggi tuttoUna delle scelte stilistiche pubblicitarie che è andata consolidandosi nel corso dell’ultimo ventennio consiste nel ricorso a testimonial molto famosi che, tuttavia, hanno lasciato questo mondo da un pezzo. Il celebrity endorsement raggiunge un nuovo livello: grazie alle nuove tecnologie digitali, infatti, è possibile rimodellare i volti e le movenze di personaggi scomparsi, facendoli apparire in luoghi a loro del tutto estranei in vita e attribuendogli frasi mai pronunciate - e che magari, potendo scegliere, non avrebbero mai voluto pronunciare -.
leggi tuttoLa Relazione annuale dell’Agcom sulla situazione della comunicazione in Italia, presentata al Parlamento dal Presidente Angelo Marcello Cardani, dipinge uno scenario in mutamento rispetto agli anni passati. Tra le cause riscontrate c’è, senza ombra di dubbio, la grande differenziazione che si sta creando dal punto di vista dei media: il passaggio ad una multicanalità variegata ha, chiaramente, delle ripercussioni sui risultati e sui ricavi dei mezziin gioco.
leggi tuttoUna strategia di marketing sempre più spesso messa in atto dalle aziende è la cosiddetta brand extension (letteralmente, estensione di marca). Essa si attiva ogni qualvolta un’azienda decida di ampliare il raggio d’azione del proprio brand invadendo nuove fette di mercato, sapendo bene che agli occhi del consumatore un brand simboleggia molto più del semplice oggetto reclamizzato, e consiste nell’attribuzione del marchio di un determinato prodotto dal successo consolidato ad un nuovo prodotto appartenente a tutt’altra categoria; quest’ultimo viene generalmente definito spin-off. La brand extension mira dunque a conferire ad intere famiglie di prodotti diversi l’equity ed i benefici vantati dalla casa madre, così da rispondere alle esigenze di un più vasto, variegato e sempre mutevole pubblico di consumatori.
leggi tuttoIn un’epoca dominata dalla comunicazione immediata e continua, dalla condivisione di idee e dalla partecipazione attiva alle dinamiche sociali e politiche, non stupisce che anche da parte delle aziende ci si aspetti un impegno concreto, dimostrabile tramite campagne e azioni di CSR (Corporate Social Responsibility). Questo è ciò che emerge da un’indagine condotta nel 2010 da Landor Associates, Burson-Marsteller e Penn Schoen Berland, società specializzate in consulenza aziendale, pubbliche relazioni e strategie di comunicazione.
leggi tuttoÈ ormai evidente come l’incessante ed esponenziale evoluzione delle tecnologie e dei mezzi a disposizione obblighi tutti i settori della comunicazione a continui aggiornamenti e trasformazioni. Non ne è esente il marketing, disciplina che, seppur relativamente giovane, ha subito cambiamenti sostanziali e sempre più frequenti nel corso degli ultimi anni. Il suo raggio d’azione s’è infatti allargato a internet prima e ai social network poi.
leggi tuttoAttraverso quelle attività mentali che identifichiamo come memoria noi immagazziniamo informazioni, immagini, associazioni e sensazioni. Ogni nostra funzione, cognitiva e non, è scandita dal ricorso più o meno estensivo alle nostre riserve mnemoniche. In ambito pubblicitario tener conto dei meccanismi che influiscono ricordi e richiami mentali è fondamentale per lavorare a rendere il più efficaci possibile le inserzioni. La memoria è considerata un fattore cruciale della psicologia della pubblicità, in quanto rappresenta il primo elemento da cui innescare una comunicazione prolungata col destinatario.
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