Blog: scrivere meno, scrivere meglio

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di: Delmonte
Blog: scrivere meno, scrivere meglio

Sembrerà paradossale, ma le persone che scrivono su un blog e quelle che lo leggono hanno qualcosa in comune: le prime vogliono scrivere il meno possibile e le seconde vogliono leggere il meno possibile.
Ciò non dipende dal contenuto stesso degli articoli postati, ma dal fatto che su internet la soglia di attenzione dell’utente medio è bassissima (circa 8 secondi per pagina): spesso si scorre rapidamente un post che ci interessa semplicemente perché sappiamo di avere poco tempo a disposizione e una decina di altre schede aperte che aspettano di essere visualizzate; magari pretendendo anche di riuscire a lavorare un po’ nel frattempo.
Allora perché non tagliare la testa al toro e produrre direttamente contenuti più brevi? Ecco come.

 

1. Introduzioni più brevi

Forse si tratta solo di una mia supposizione, ma credo che molti lettori saltino a pié pari l’introduzione e comincino a leggere dal primo titolo in grassetto. A me succede spesso.

Un paragrafo introduttivo serve, non c’è dubbio; questo stesso post ne ha uno. Ma non c’è bisogno che sia eccessivamente elaborato: stuzzicate la curiosità del lettore, raccontate un aneddoto, citate un dato, e poi proseguite.

 

2. Taglio dei qualificativi

Lo ammetto, non è facile. Anche io cado spesso nell’errore di trovare una frase un po’ povera o incompleta senza l’aggiunta di maggiori dettagli, magari tramite aggettivi, definizioni o incisi.

Tuttavia, per quanto serio e professionale possa essere il blog per cui scrivete, si tratta pur sempre di un blog, un canale destinato ad una fruizione rapida. Molto meglio allora rischiare di lasciare qualcosa indietro e andare dritti al punto, senza giri di parole.

 

3. Meno spiegazioni

Trattandosi spesso di articoli informativi come “Le 5 regole per…”, “Come fare a…” o “Che cos’è un…”, un minimo di spiegazioni e definizioni è necessario, ma senza esagerare. Bisognerebbe partire dal presupposto che i nostri lettori sappiano bene di cosa stiamo parlando.

È vero che spesso il lettore online è distratto, ma non è passivo: sa quello che cerca ed è pronto a reperire tutte le informazioni di cui ha bisogno. Partire in ogni post dall’abc significa non permettere all’utente di far lavorare il proprio cervello, oltre che mantenere basso il livello qualitativo dell’articolo.

 

4. Scrittura facile

Ogni settore ha un suo linguaggio specifico, che l’utente interessato conosce più o meno bene, ed è quindi giusto includerlo nel proprio vocabolario. Bisogna però, allo stesso tempo, tenere a mente che non stiamo scrivendo il capitolo di un’enciclopedia.

Il lettore che sceglie di informarsi su di un blog vuole prima di tutto ottenere informazioni facili da assimilare; quindi la scelta di un linguaggio informale, molto vicino al parlato quotidiano è sicuramente la strada migliore per riuscire ad avere l’attenzione dell’utente.

 

5. Scelta delle parole

Se il silenzio vale più di mille parole, a volte la parola giusta vale più di mille spiegazioni. Non dimenticate quindi di dedicare parte del vostro tempo alla scelta delle parole più adeguate, perché spesso l’utilizzo di un termine preciso, distintivo e univoco può permettervi di riassumere brevemente un concetto e risparmiare così la scrittura di interi paragrafi.

 

6. Foto di qualità e dati validi

Tanto le immagini quanto i dati sono molto utili a esplicare un concetto in modo succinto e rapido. Le foto riassumono idee più o meno elaborate espresse e le statistiche rafforzano la tesi sostenuta.
 

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