SEO: come migliorare il content marketing

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di: Delmonte
SEO: come migliorare il content marketing

L’incessante evoluzione e mutazione delle tecniche teoriche e pratiche per l’ottimizzazione dei motori di ricerca (SEO) porta molti addetti ai lavori a ripensare le strategie messe in atto magari solo qualche mese prima. Uno degli aspetti principali portati in risalto dai cambiamenti in atto negli ultimi tempi è senza dubbio la nuova importanza acquisita dalla qualità dei contenuti proposti.
Ma cosa significa qualità? O meglio, cosa significa qualità agli occhi del SEO? Fermo restando che è molto difficile trovare una definizione esatta, vista e considerata la natura mutevole del SEO stesso, proviamo a elencare una serie di linee guida utili ad uniformare la produzione di contenuti di qualità alle regole dettate dall’ottimizzazione dei motori di ricerca.

 

Buyer Personas

Mentre in passato gli autori di contenuti dedicavano molto tempo all’ottimizzazione del proprio lavoro per assicurarsi che venisse selezionato dai motori di ricerca, il nuovo obiettivo consiste nel creare contenuto in linea con il profilo delle proprie buyer personas.

Ogni marketer dovrebbe produrre dei contenuti che puntino a fornire delle soluzioni ai problemi più comuni di una buyer persona. Prima ancora di delineare la scaletta di un articolo o altro, il passaggio imprescindibile deve essere l’individuazione dei tratti salienti del cliente/lettore ideale.

Una volta fatto ciò, è fondamentale imparare a giocare d’anticipo: capire cosa vuole il pubblico e offrirglielo nel formato più fruibile possibile. Più un contenuto sarà realmente utile a un utente, più verrà letto, indicizzato, condiviso.

 

Coinvolgimento

Monitorare le interazioni con gli utenti permette di estrapolare informazioni utili; partecipare attivamente alle interazioni con gli utenti migliorerà la reputazione del brand. Che si tratti di un articolo di blog o di un semplice tweet, lo scopo dovrebbe essere quello di spingere i destinatari a dire la loro.

La costruzione della presenza di un brand in rete passa proprio per la partecipazione a conversazioni con altre realtà del proprio settore e con il grande pubblico, con il quale instaurare rapporti e accrescere la brand awareness. Ovviamente, da questo punto di vista, i social media la fanno da padrone: non limitatevi a postare link dopo link, ma provate altri approcci più diretti, ponete delle domande interessanti, controllate le risposte, replicate e portate avanti il dialogo.

 

Strumenti

Abbiamo detto che il SEO cambia in continuazione, quindi anche le regole che stanno dietro al funzionamento delle parole chiave evolvono. Una delle principali novità in materia consiste in una serie di strumenti che possono essere utilizzati per misurare il valore delle keywords selezionate.

Una delle risorse più interessanti è senz’altro Google Trends. Questo strumento di Big G si rivela particolarmente utile per quei marketer che vogliono individuare gli argomenti più trattati e le relative parole chiave che si rivelano più performanti. Gli utenti devono solo inserire keywords a piacere e visualizzarne il livello di influenza mediante l’uso di grafici.

Parole chiave a parte, anche Google Authorship può essere d’aiuto a tutti quei blogger che vogliono aumentare la propria visibilità nelle pagine dei risultati di ricerca (SERP). Una volta registrati, Authorship creerà una biografia collegata ai post che contengono la firma dell’autore. Inoltre, quando i post compaiono tra i risultati di ricerca, i relativi link saranno accompagnati da una piccola foto profilo che li farà certamente risaltare rispetto ad altri che ne sono sprovvisti.

 

Link

Ultimo punto del post è il link building. Si parte sempre dalla pubblicazione frequente e regolare sul proprio blog aziendale di contenuti di qualità. Una volta pubblicati, questi potranno essere automaticamente condivisi sui diversi social media, cosa che allargherà esponenzialmente il pubblico di lettori.

Sebbene un recente post di Matt Cutts, responsabile antispam di Google, ha sollevato un polverone a riguardo, il guest blogging rimane un ottimo metodo per creare una rete di collegamenti autorevoli tra il proprio sito/blog e altri del settore.

 

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